Apprendiamo con stupore l’annuncio di ASM Vendita e Servizi degli aumenti nella quota fissa di vendita per il prossimo giugno.
Le utenze gas/elettricità negli ultimi anni sono state oggetto di aumenti continui, in parte dovuti ai provvedimenti dell’Autorità di settore, in parte alle variazioni del prezzo della componente energia e in gran parte come conseguenza della liberalizzazione selvaggia del mercato.
La quota destinata dalle famiglie al pagamento delle bollette sta diventando sempre più importante e in molti casi purtroppo sempre meno sostenibile, pertanto l’annuncio di questi aumenti da parte di una società del territorio ci lascia sbigottiti, come Federconsumatori consigliamo di valutare altre proposte commerciali, ponendo la dovuta attenzione sulle condizioni generali dei contratti e le tariffe, che ad oggi sono diverse centinaia.
La decisione di ASM, per quanto formalmente corretta – le aziende possono variare la quota fissa di vendita come preferiscono – non è certo a vantaggio degli utenti, l’aumento graverà a prescindere dal consumo sulle bollette, i clienti non potranno, magari attraverso una maggiore attenzione ai consumi, in alcun modo evitarlo.
Ricordiamo che fino al 2019 i contratti del servizio di maggior tutela saranno ancora attivi, in quelli la quota di vendita come il prezzo dell’energia non li stabilisce il venditore ma l’A.R.E.R.A., quindi meglio rivolgersi a quella tipologia contrattuale oppure analizzare le altre offerte del mercato.
Saremo ripetivi ma dobbiamo ribadire che la liberalizzazione del mercato non sta funzionando, le tariffe stanno aumentando, le condizioni contrattuali peggiorano a discapito dei clienti finali, sarebbe ora che se ne prendesse atto e si tornasse indietro alla “maggior tutela”.