Mi rivolgo in particolare alle istituzioni ma anche alle aziende del territorio pavese, ci troviamo nel pieno di una situazione mai vissuta prima, alcuni la paragonano a una guerra, che ci sta portando a fronteggiare ua gravissima emergenza sia sanitaria che economica.
Sono consapevole dell’enorme sforzo che molti stanno mettendo in atto, i medici, gli infermieri, le Forze dell’Ordine, chiunque stia svolgendo la sua professione esposto al rischio, le istituzioni, molte aziende, ma si deve fare un passo ulteriore.
Sul fronte sanitario – mi auguro che sia ormai acclarato che la causa principale sia da individuare negli scriteriati tagli che il nostro SSN ha subito nel corso degli ultimi anni – ritengo sia necessario agire subito, certo i vincoli di bilancio non permettono molto margine di manovra agli enti locali, ma si deve chiedere con forza all’Amministrazione Centrale di eliminare tali vincoli per poter “liberare” risorse ed intervenire con efficacia, anche la possibilità di rinegoziare mutui in corso potrebbe essere utile per il medesimo fine. Gli enti locali devono poter spendere, è l’unica strada percorribile.
La spesa sanitaria è di competenza regionale, ma nulla impedisce agli enti locali di intervenire, dotando gli operatori (non solo sanitari) degli strumenti necessari per svolgere il proprio lavoro, ad esempio sul territorio pavese esistono fondazioni bancarie che potrebbero essere coinvolte nel reperimento fondi, alcuni fa Federconsumatori partecipò a un progetto con una di esse che aveva lo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà a pagare le utenze.
Il secondo fronte è quello economico, da giorni riceviamo telefonate e messaggi di numerose persone che non riescono a pagare utenze, rate di finanziamenti/mutui, fornitori ecc…e non si tratta solo di un problema di liquidità.
Man mano che l’emergenza continuerà molti, sia privati che Pmi, non saranno più in grado di sostenere le scadenze, presto per molti sarà difficile acquistare anche i beni di prima necessità, non è sufficiente l’intervento economico promesso dal Governo, bisogna fare di più.
Gli istituti bancari e le società finanziarie operanti sul territorio devono, non solo utilizzare gli strumenti introdotti dal decreto Salva Italia, ma andare incontro in ogni modo possibile ai propri clienti, concedendo sospensioni, moratorie, rinegoziazioni che in tempi normali non verrebbero presi in considerazione, valutando attentamente i bisogni di ognuno.
Stessa strada deve essere seguita dalle società del settore gas/elettricità, benissimo l’interruzione delle attività di chiusura delle utenze per morosità ma si deve andare oltre, sospendere a semplice richiesta l’incasso delle bollette e concedere rateizzazioni sostenibili dai clienti.
Chiudo con un esempio: riceviamo decine di richieste da parte di genitori con bambini in asili e scuole private a cui viene richiesto il pagamento della rata in assenza di frequenza, così come il genitore si trova a dover pagare per un servizio che non ottiene, allo stesso modo l’asilo privato rischia di non incassare, l’emergenza sta toccando tutti, dobbiamo darci da fare – ciascuno nel proprio ambito e secondo le proprie possibilità – tenendo ben a mente il contesto da ogni angolazione.
Rimbocchiamoci le maniche, ci aspettano mesi di duro lavoro per ricostruire ciò che il Covid19 – e non solo il virus- ci ha tolto e ci toglierà.
Cristiano Maccabruni
Presidente Federconsumatori Pavia